Dal 30 giugno commercianti e professionisti saranno obbligati ad accettare pagamenti effettuati con moneta elettronica per importi superiori a 30 Euro.
La misura rappresenta un grande passo avanti in termini di tracciabilità dei pagamenti e lotta all'evasione, nonché un ampliamento ed un'agevolazione a favore del cittadino, che pur non essendo obbligati, disporrà di un ulteriore metodo di pagamento.
La circolazione di meno contanti rappresenta, inoltre, un elemento di maggiore sicurezza, sia per il cittadino che per l'esercente.
Ci auguriamo, però, che i costi ancora eccessivamente onerosi per dotarsi degli strumenti atti a ricevere pagamenti in moneta elettronica non siano scaricati in alcun modo sui prezzi e sulle tariffe, anche perché tali costi possono essere da 1100 a 6000 Euro annui a seconda dal giro di affari e comprensivo dei costi di istallazione, abbonamento e quelli carissimi di transazione bancaria.
"Non vorremmo, infatti, che a pagare il prezzo della modernizzazione e della trasparenza siano ancora una volta i cittadini, elargendo invece l'ennesimo regalo alle banche." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Vigileremo attentamente affinché ciò non avvenga, intanto sollecitiamo il Governo a disporre tutte le misure opportune (convenzioni, ma soprattutto severi sistemi di controllo e sanzioni) per evitare che un'operazione positiva come quella sui pagamenti elettronici possa trasformarsi nell'ennesima stangata a carico dei cittadini. Il Governo si era anche impegnato, in tal senso, per un abbattimento dei costi, impegno al quale ci aspettiamo dia seguito al più presto.
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