I dubbi su quali siano i luoghi esotici dove l'Istat effettua le proprie rilevazioni iniziano a farsi sempre più forti: addirittura oggi è stato annunciato un tasso di inflazione a giugno allo 0,3%, il più basso dal 2009.
I prezzi dei prodotti alimentari sarebbero diminuiti dello 0,6%.
Un andamento a nostro parere inverosimile. Basta guardare all'impennata dei prezzi dei carburanti (bisogna sempre tenere a mente che in Italia l'86% dei beni di largo consumo è trasportato su gomma) per capire come non sia possibile che i prezzi crescano così lentamente.
Non dimentichiamo, comunque che, seppure lieve, la crescita del tasso di inflazione allo 0,3% affermata dall'Istat comporta ricadute, per una famiglia di 3 persone, di +106 Euro annui.
"Un aggravio che continuerà a ripercuotersi sull'andamento dei consumi, già diminuiti del
-8,1% nel biennio 2012-2013, peggiorando così le condizioni di vita delle famiglie." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Un andamento drammatico, al quale bisogna mettere un freno.
Per questo ribadiamo la necessità di un piano straordinario per rilanciare l'occupazione, in particolar modo quella giovanile, attraverso: una ripresa degli investimenti per la crescita e lo sviluppo tecnologico (a partire dalla banda larga); per la modernizzazione e la messa in sicurezza di infrastrutture ed edilizia scolastica; per il rilancio del turismo, grande opportunità di rilancio per il nostro Paese.
Inoltre, per contrastare la perdita del potere di acquisto delle famiglie, è indispensabile estendere le misure di sostegno anche a pensionati, famiglie numerose ed incapienti, avviando contestualmente una seria azione di controllo sulla determinazione dei prezzi, in particolar modo quelli dei carburanti.