In Comunicati, Politica Economica


Troviamo decisamente esagerato parlare di ripresa della spesa delle famiglie. L'Istat afferma oggi una presunta crescita dei consumi nei primi tre mesi del 2014 del +0,2%, dato che dalle nostre rilevazioni non risulta nemmeno lontanamente.


Un andamento che ci auguriamo diventi reale al più presto, sulla spinta di azioni concrete del Governo per ampliare e potenziare i benefici del bonus di 80 Euro già stanziato.


Secondo le nostre stime, così formulato, il bonus potrebbe comportare una lieve risalita della domanda di mercato del +0,4%. Stima ridimensionata alla luce della batosta-TASI, che in assenza o con detrazioni risibili, comporterà gravissime ricadute per i cittadini, specialmente per 5 milioni di famiglie che non pagavano l'IMU.


Se, come auspichiamo, il bonus di 80 Euro fosse esteso anche a pensionati, incapienti e famiglie numerose la ripresa si avvicinerà al +0,8 / +0,9%.


"Ma per imprimere una vera e propria svolta alla domanda interna la parola d'ordine è lavoro." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.


Rilanciare l'occupazione, specialmente quella giovanile, è la strada maestra per restituire potere di acquisto delle famiglie (non solo quelle giovani, ma tutte, dal momento che attualmente la mancanza di reddito dei più giovani ricade sui bilanci di genitori e nonni).

 


La ripresa del potere di acquisto, a sua volta, darebbe nuova spinta ai consumi, rimettendo in moto l'intera economia. 

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