In Banche e Assicurazioni, Comunicati

Adusbef e Federconsumatori, che hanno denunciato da oltre un decennio all’ex Isvap il gravissimo fenomeno delle polizze occulte abbinate a servizi bancari, offerte turistiche, forniture di acqua, gas, metano, prestiti, viaggi ed acquisti vari, apprendono con soddisfazione che finalmente l’Ivass ha concluso l’indagine per verificare la liceità di comportamenti spesso vessatori, abusivi e fraudolenti di appioppare polizze fasulle le cui garanzie risarcitorie lasciano spesso a desiderare, che nella maggior parte dei casi, rappresentano un doppione per coprire eventi sinistri già coperti da precedenti polizze.

  Se non si vogliono prendere in giro i consumatori sugli ennesimi ‘fari accesi’, l’Ivass dopo aver  ‘fatto luce’ su un fenomeno di larga diffusione in Italia che coinvolge più di 15 milioni di assicurati con oltre 1.600 tipologie di "pacchetti" offerti a seguito di accordi commerciali tra imprese di assicurazione ed operatori economici di varia natura, come agenzie di viaggi,tour operators, concessionari auto, istituti bancari, aziende per la fornitura di energia elettrica, gas e acqua, aziende di trasporto marittimo o aereo, aziende produttrici o distributrici di beni di largo consumo, Federazioni Nazionali e Associazioni sportive, deve sanzionare tali comportamenti così vessatori in evidente violazione del Codice del Consumo.

     Per allettare i consumatori ad acquistare beni o servizi principali, viene dichiarata la gratuità della copertura assicurativa, su eventi che sono già coperti da polizze precedenti, il cui ‘regalo’ può rappresentare un vero e proprio ‘pacco’ leggendo bene i contratti (quando vengono consegnati) che coprono solo nominalmente gli eventuali sinistri, le cui garanzie non risultano sono attivabili nel momento del bisogno.

   La credibilità delle Autorità come l’Ivass, nata dalle ceneri dell’Isvap, Istituto collaterale e spesso colluso con gli interessi delle compagnie, come acclarato da indagini penali che vede a giudizio un suo massimo dirigente, quel Giancarlo Giannini incriminato con Ligresti per lo scandalo Fondiaria Sai, dipende anche da adeguate sanzioni economiche ed immediate segnalazioni alla magistratura, per stroncare fenomeni fraudolenti, che danneggiano- come nel caso delle polizze occulte-  milioni di consumatori.

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