L'equilibrio raggiunto con la formulazione precedente sull'art. 18 fu giudicato da tutti una soluzione condivisibile.
Da questa soluzione venivano rafforzati il ruolo determinante dei giudici e la salvaguardia dei licenziamenti discriminatori.
Ci sembrava che dalle dichiarazioni di molti esponenti del Governo non si dovesse più discutere di altre modifiche.
Invece purtroppo a causa di alcune posizioni ideologiche si ritorna ad uno scontro assolutamente non necessario al Paese.
In un' Italia allo stremo per disoccupazione, deflazione e mancanza di fondi per la cassa integrazione è proprio un delitto far deflagrare di nuovo una specie di guerra di religione.
Il Governo si impegni a realizzare un piano di sviluppo con investimenti pubblici e privati per ridare fiato all'economia, a partire dalla riorganizzazione dei centri di ricerca, come è stato realizzato anche in Germania.
Altri Paesi hanno strutture all'avanguardia per risolvere i problemi della disoccupazione.
E' su questo terreno che bisognerà impegnarsi per uscire da questa gravissima crisi.