Sono moltissimi i cittadini che si stanno rivolgendo nelle ultime settimane alle nostre Associazioni chiedendo aiuto per una vicenda gravissima che li coinvolge.
A truffarli questa volta non è la solita finanziaria, né l'azienda erogatrice di gas, neppure qualche compagnia telefonica, bensì due avvocati.
L'avv. Canzona e l'avv. Orecchioni, già noti alle cronache per diversi episodi poco chiari, ne hanno combinata un'altra: hanno coinvolto oltre 900 cittadini in un a class action temeraria e dagli esiti poco probabili, finalizzata a recuperare somme depositate sui libretti di risparmio.
Ai cittadini chiedevano 100 Euro omnicomprensivi per portare avanti la causa (+ il 10% di quanto ottenuto in caso di esito positivo). Una causa che, ovviamente, non ha avuto successo e ora, per i cittadini ingannati, a cui sono state offerte false speranze, oltre al mancato recupero delle somme promesse ed alla perdita dei suddetti 100 Euro si aggiunge anche la beffa. Questi ultimi sono infatti chiamati a pagare circa 3.500 Euro richiesti dall'avv. Canzona, a cui si aggiunge la richiesta di 450 Euro di contributo unificato da parte di Equitalia.
Una vicenda gravissima, per la quale richiediamo un intervento urgente dell'Ordine degli Avvocati, affinché prenda provvedimenti severi ed esemplari per gli avvocati che hanno ingannato i cittadini, danneggiano questi ultimi, l'intera categoria, nonché lo strumento stesso della class action che è stata millantata, ma poi mai realmente avviata. Questo importante strumento troppo spesso, viene abusato e strumentalizzato a fini puramente commerciali da parte di avvocati senza scrupoli.
È ora di finirla con questi atteggiamenti.
Invitiamo inoltre Bankitalia, Poste e Ministero dell'Economia (verso i quali era stata intentata la causa) a soprassedere sulla richiesta di pagamento delle spese (circa 27.800 Euro complessivi a cui i cittadini sono stati condannati), per non infierire ulteriormente sulle famiglie coinvolte.
Ad Equitalia, infine, chiediamo un incontro urgente per chiarire e tentare di trovare soluzioni eque in relazione al contributo unificato richiesto ai cittadini.
Invitiamo chiunque sia rimasto vittima di questa grave vicenda a rivolgersi agli sportelli delle nostre Associazioni, dove riceveranno tutta le informazioni e l'assistenza necessaria.