"Dopo anni di richieste, qualcosa si smuove sul fronte dei saldi. Ma ormai nemmeno l'anticipazione è più sufficiente per risollevare il disastroso andamento dei consumi: è necessaria una completa liberalizzazione. Se fossimo un Paese, non diciamo normale, ma semplicemente razionale che senso ha avere una settimana di “limbo” in cui nessuno comprerà in attesa delle date fatidiche? – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. “ anzi ecco cosa succederà in base alle nostre esperienze –aggiungono i due Presidenti- in questa settimana si realizzeranno saldi camuffati attraverso una concorrenza sleale tra commercianti e discriminando inoltre tra chi è cliente tradizionale e chi no”
Inoltre, solo una operazione che permetta l'apertura immediata delle vendite promozionali, consentirà in parte un riequilibrio dei consumi natalizi che, come rivelano le stime a consuntivo, sono state in caduta libera del -6,2% e del -39,9% rispetto al 2010.
Anche l'andamento dei saldi, in assenza di un anticipo, non lascia presagire nulla di buono.L’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) ha interrogato, come ogni anno, un campione di famiglie dislocate su tutto il territorio nazionale. Dai primi risultati emerge una previsione molto negativa di questa stagione di saldi invernali: infatti solo il 36% delle famiglie ( 8 MLN e 900 mila) acquisterà a saldo, mentre la spesa si attesterà a 179,4 Euro a famiglia, il -5,6% rispetto allo scorso anno.
In tal modo il giro di affari cifra complessivo dei saldi si attesterà a circa 1,61 miliardi di Euro.
Ecco perché ci aspettiamo che domani le Autorità amministrative locali competenti in materia si riuniscano immediatamente e decidano per una apertura immediata della stagione dei Saldi invernali, sperando che presto vi sia la completa liberalizzazione e chi ha più filo tessa la propria tela con chiarezza trasparenza e onstà nei confronti del Mercato e del Cittadino-Consumatore.