In Comunicati, Politica Economica


Seppure l'Istat registri un lieve calo, il tasso di disoccupazione al 12,9% rimane un dato allarmante e insostenibile.


Ancora peggio va per i giovani: il tasso di disoccupazione, in questo caso, raggiunge il 42%.


Per non parlare del Sud Italia, dove il lavoro è ormai solo un lontano ricordo.


Questo andamento incide in maniera pesantissima sulle condizioni di vita delle famiglie: basti pensare che da un recente studio realizzato dall'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori (reperibile a questo link https://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20141230125720&t= ) una famiglia media a reddito fisso, nel 2014, ha speso 1.283 Euro in meno della spesa media Istat. Una famiglia colpita da cassa integrazione, invece, ha una spesa inferiore di 3.497 Euro annui, tagliando persino su voci fondamentali come salute (-165,00 Euro) ed alimentazione            (-319,00 Euro).


Nel caso di una famiglia in cui un componente sia rimasto disoccupato nell'ultimo anno la situazione risulta ancora più grave: la differenza con la spesa media annua delle famiglie, sempre nel 2014, è pari al -14,8%, ovvero 4.181 Euro in meno.


 


Nel dettaglio, ecco le differenze relative ad alcune voci di spesa delle famiglie colpite da disoccupazione rispetto alla spesa media:


 


Alimentari                                            -342,36


Abbigliamento – calzature                -587,29 €


Arredamento – elettrodomestici       -557,20 €


Salute                                                  -171,21 €


Auto, moto e carburanti                 -1.322,50 €


Cura della persona                           -337,26 €


 

"È evidente che questa situazione non può più andare avanti ed è altrettanto evidente che le misure adottate finora per contrastare tale andamento sono del tutto insufficienti. Per questo è indispensabile avviare immediatamente un serio Piano Straordinario per il Lavoro." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Piano che dovrà puntare sulla ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, sulla creazione e la modernizzazione delle infrastrutture, sulla definizione di un programma di rilancio del turismo.

 

È questa la via maestra per risollevare non solo i redditi di chi ha perso o non trova un posto di lavoro, ma anche per alleggerire il carico che pesa sulle spalle di genitori e nonni che si fanno carico del mantenimento di figli e nipoti disoccupati. Attualmente, infatti, sono le famiglie il reale sistema di welfare del Paese.

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