In Alimentazione, Comunicati


Federconsumatori e Adusbef condividono la preoccupazione espressa dalla Coldiretti e dagli allevatori per la forte spirale al ribasso registrata nel prezzo del latte "alla stalla".


Nell'ultimo semestre vi è stato un calo del 19% del prezzo alla stalla. Per i consumatori, invece, il prezzo del latte fresco è cresciuto del +1,2% solo nell'ultimo trimestre.


Un andamento che mostra tutte le contraddizioni e le criticità di un settore fondamentale e delicato per la nostra economia.


La qualità del latte, dei latticini e dei prodotti caseari italiani è nota in tutto il mondo. Severi controlli, impegno nella lotta agli ogm che porta ad alimentare il bestiame solo con mangimi ogm-free, preservazione del territorio e delle tradizioni locali: sono questi alcuni dei tratti distintivi che caratterizzano i prodotti caseari italiani, sempre più imitati ed emulati da gravi forme di contraffazione e dall'importazione nel nostro Paese di tonnellate di latte dall'estero.


E' necessario un grande sforzo per promuovere e valorizzare tali primati, tutelando il diritto dei cittadini a consumare prodotti di qualità. Un dibattito che deve essere affrontato a livello nazionale, coinvolgendo i diversi attori economici: non può essere affidata solo ai singoli marchi la responsabilità di assumersi l'impegno di corrispondere prezzi equi agli allevatori.


Ci aspettiamo un intervento concreto ed adeguato contro l'imposizione di prezzi "alla stalla" largamente al di sotto dei costi di produzione. Tale situazione, infatti, rischia di far crollare il settore zootecnico italiano, decretando la perdita di posti di lavoro e l'appiattimento della qualità dei nostri prodotti lattiero-caseari.

 


Per questo venerdì saremo a fianco di Coldiretti, nelle piazze italiane, per rivendicare misure concrete e difendere il diritto dei cittadini a consumare latte italiano di qualità, che non sia soggetto ad intollerabili speculazioni che danneggiano un intero settore vitale per il nostro Made in Italy. 

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