Trenitalia incassa, oltre agli aumenti di prezzo degli abbonamenti sulla Torino-Milano, le proteste di tutti gli abbonati dell'Alta Velocità, furiosi per le difficoltà che stanno incontrando per prenotare il posto, come obbligatoriamente previsto dal 1° luglio. Un obbligo che si scontra con l'indisponibilità dei “posti a sedere” ora insufficienti negli orari abituali e certo non risolto con il rinvio delle sanzioni ai “senza posto” alla seconda metà di luglio. Una facile previsione che Federconsumatori aveva anticipato nel corso dell'incontro dello scorso 14 maggio con Trenitalia, che poi non ha accettato la richiesta di approfondire le incognite più volte avanzata dall'Associazione.
Trenitalia ha confermato gli aumenti del 15% sulla tratta AV Torino-Milano per la necessità di garantirsi la “redditività del business”. Si tratta di un provvedimento inaccettabile, che non tiene in alcun conto delle indicazioni normative (D.Lgs.188/03) che regolano la disponibilità di tracce orarie per l'accesso all'infrastruttura (RFI) che deve saper intercettare e soddisfare le esigenze di mobilità dei viaggiatori. Trenitalia, anziché introdurre il “numero chiuso” sui treni a Lunga Percorrenza, dovrebbe saper cogliere queste esigenze di mobilità, attivando il gestore dell'infrastruttura e aumentando l'offerta di treni a disposizione degli utenti.
Federconsumatori inoltrerà una richiesta di provvedimenti urgenti a tutela degli abbonati con una segnalazione/diffida a RFI gestore dell'infrastruttura affinché predisponga idonee tracce orarie in linea con le esigenze rappresentate dagli utenti. Ulteriore intervento urgente verrà richiesto attraverso una segnalazione indirizzata all'Autorità di Regolazione dei Trasporti per valutare scorrettezze del gestore ferroviario nell'introduzione di nuovi oneri e limiti a carico degli abbonati prima non previsti, dell'inadeguatezza dei sistemi di prenotazione, di aumenti di prezzo dell'abbonamento che riducono il numero di viaggi per un servizio uguale al precedente, alla mancata garanzia del viaggio ad utenti pur abbonati.
Federconsumatori interverrà con una segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per i comportamenti scorretti di Trenitalia, acuiti dalla posizione di monopolio evidenziata dalla consultazione delle tracce orarie nella fasce pendolari con:
• introduzione dell'obbligo della prenotazione rispetto ai posti insufficienti messi a disposizione negli orari utilizzati dagli abbonati, obbligati alla lotta per il posto.
• difficoltà, farraginosità e spesso impossibilità nelle operazioni di prenotazione, sicuramente inadeguato alle necessità.
• aumento ingiustificato dei prezzi d'abbonamento AV per una prestazione identica alla precedente, ricollegabile alla posizione dominante di Trenitalia, unica a fornire il trasporto nelle fasce orarie più richieste.
• introduzione della limitazione dei viaggi giornalieri, ridotta a due.
Federconsumatori invierà diffida a Trenitalia affinché receda dall'introduzione degli aumenti ed adotti le necessarie strumentazioni per rispondere alle esigenze degli abbonati evitando i disservizi sopra segnalati, con l'introduzione dei treni aggiuntivi agli orari indicati dagli utenti.
All'esito Federconsumatori valuterà la promozione di una causa legale sui motivi sopra indicati, anche in forma associata e congiuntamente con abbonati e utenti del servizio.