I dati diffusi oggi dall'Istat riflettono una realtà ancora estremamente critica per l'intero Paese.
Una situazione che assume sfumature drammatiche al Sud.
Per dare una misura della gravità delle condizioni in cui si trova il meridione basta citare due dati: una famiglia su 2 si trova ai margini della povertà; la disoccupazione giovanile si attesta a circa il 60%.
Il lavoro, anche per i meno giovani, è sempre più un miraggio. Questo comporta una caduta verticale del potere di acquisto delle famiglie, con un forte impatto sull'intero sistema economico.
Un vero e proprio allarme, come sottolineano anche i dati di ieri di Svimez.
Una situazione di emergenza che richiede risposte di emergenza.
Il Governo non può più ignorare questo impressionante divario che esiste nel nostro Paese.
Per questo è necessario avviare delle misure urgenti per rilanciare il lavoro e lo sviluppo specialmente al Sud, attraverso un piano per la qualificazione dell'offerta turistica, vero e proprio "oro nero" del nostro Paese, in particolar modo in quest'area. Un primo passo in questo senso riguarda la rete dei trasporti, specialmente quella ferroviaria: non è tollerabile che per raggiungere in treno le regioni del Sud vi siano convogli lenti, vetusti e decadenti, spesso prossimi alla dismissione.
È necessario, inoltre, l'avvio di un programma di investimenti per l'agricoltura, per contrastare l'abbandono dei terreni, per rendere più efficiente il settore della trasformazione dei prodotti agricoli e valorizzare così le tante eccellenze di cui questo territorio è ricco, invidiate nel monto intero.