I dati diffusi oggi dall'Istat sulla produzione industriale riflettono un andamento altalenante che conferma in pieno quanto sia ancora timida e instabile la ripresa che molti declamano.
Gli andamenti su molti fronti continuano a registrare dati allarmanti, due esempi su tutti: la disoccupazione al 12,7% e la disoccupazione giovanile al 44,2%.
Da tali dati emerge chiaramente come la priorità assoluta del nostro paese sia il rilancio del mercato del lavoro.
Il potere di acquisto delle famiglie dal 2008 è calato del -13,4%, i consumi solo nel triennio 2012-2013-2014 hanno subito una contrazione del -10,7% e tutto questo perché la perdita del lavoro e la difficoltà a trovare un'occupazione hanno ridimensionato in maniera drastica i bilanci familiari, costringendo i cittadini a molte rinunce.
Non dimentichiamo, inoltre, che sono nonni, genitori e parenti a sostenere economicamente figli e nipoti senza occupazione (con un peso di circa 400-500 Euro al mese).
Avviare quel Piano Straordinario per il Lavoro che richiediamo da tempo significa, quindi, dare ossigeno ad una domanda interna ormai allo stremo.
Per questo è indispensabile:
– rilanciare degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo (in primis per la banda larga),
– stanziare adeguati fondi per la modernizzazione e la messa in sicurezza degli edifici pubblici (a partire da scuole ed ospedali),
– avviare un serio piano per la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese, in special modo in vista del periodo estivo.