Abbiamo denunciato in questi giorni per quanto riguarda il prezzo della benzina, un sovrapprezzo che si è determinato in relazione alla forte riduzione del prezzo del petrolio che dal 2014 a 100 dollari al barile è passato a circa 50 nei giorni attuali.
Il costo della benzina da 1.74 euro/litro a 1.56 euro/litro e dai nostri conti dovrebbe scontare un ulteriore riduzione di 9 centesimi. Ma non vi è solo questo, vi è un’altra questione assai rilevante e assai grave relativa al fatto che la tassazione su tale carburante è passata dal 60% sul prezzo di un litro al 65% come se lo Stato, già esoso per quanto riguarda le tassazioni, fosse diventato praticamente l’ottava sorella delle compagnie petrolifere.
Ed allora le richieste- che rivendicano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti- sono due: da un lato una richiesta alle istituzioni di verifiche e controllo dei costi della filiera per evitare eventuali speculazioni e dall’altro sempre al Governo una diminuzione quanto meno al 60%, come nel 2014, della tassazione (sull’ accise) sul prezzo della benzina.
Se si riportasse alla normalità ed ai giusti calcoli, ogni automobilista risparmierebbe 9 centesimi al litro, come già calcolato, ma in più si dovrebbe avere una riduzione del 5% pari a circa 6 centesimi sulla tassazione con una diminuzione complessiva di 15 ( 9+6 ) centesimi pari ad un risparmio di 180 euro annui che sarebbe sia una cosa positiva per le esangui tasche degli italiani oltre che coerente con le promesse che vengono fatte in queste settimane di riduzione delle tasse per i cittadini.