L'inflazione rimane al +0,2%, lo stesso livello già registrato a giugno e luglio 2015.
"Un segnale senza dubbio incoraggiante dopo la sequenza di tassi negativi registrati quest'anno, che però non deve far pensare che la crisi sia alle spalle." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Dalla disoccupazione alla crisi del settore turistico, sono ancora molti i segnali che indicano come la ripresa sia lontana.
Il potere di acquisto delle famiglie, diminuito del -13% dal 2008 ad oggi, non accenna a risalire. Tale dato, visto insieme al tasso di inflazione in ripresa, è senza dubbio un elemento di preoccupazione.
Per invertire con decisione e prontezza tale andamento è necessario uno sforzo concreto del Governo, che è chiamato ad attuare una seria politica economica di rilancio.
La via maestra per rilanciare la capacità di acquisto delle famiglie e per rimettere in moto la domanda interna è senza dubbio il rilancio dell'occupazione, attraverso l'avvio di un Piano Straordinario per il Lavoro. Al di là dei dati sui nuovi contratti, rimane infatti allarmante il dato relativo alla disoccupazione nel nostro Paese, specialmente per quanto riguarda quella giovanile.
Per questo è indispensabile intervenire su tale versante, senza dimenticare che dare nuova occupazione ai giovani e meno giovani significa anche dare nuovo ossigeno alla capacità di acquisto di genitori, nonni, zii, che attualmente si fanno carico del mantenimento di figli e nipoti disoccupati, per una spesa che il nostro O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato pari a 400-500 Euro al mese.