Dopo il tentativo sventato di introdurre la polvere di latte nei preparati alimentari oggi gli stessi industriali vogliono sottopagare il latte agli allevatori. Sappiamo che l’Italia continua a importare cagliate per oltre un decimo della produzione di latte con notevoli margini di rischio per frodi e contraffazioni. Federconsumatori e Adusbef esprimono per questo piena adesione alla battaglia di Coldiretti per garantire piena trasparenza nei processi di lavorazione della filiera e rendere pubblici i dati relativi alle importazioni. Soprattutto, però, occorre riconoscere come centrale la richiesta avanzata dagli allevatori sul giusto prezzo. C’è una multinazionale francese la Lactalis che ha acquistato alcuni marchi italiani (Parmalat, Invernizzi, Galbani) che non garantiscono più l’origine dei prodotti mentre la stessa società tratta un prezzo di acquisto a costi inferiori a quelli di produzione costringendo ormai alla chiusura migliaia di stalle. Invitiamo per tanto i cittadini consumatori a riflettere nelle proprie scelte di acquisto sull’inaccettabile diktat di una multinazionale a danno dell’intera economia nazionale con pregiudizio degli interessi del consumo dato che in Germania il latte viene pagato 0.85 (euro/litro) e in Italia 1.50 (euro/litro).