Una vera e propria truffa ai danni dei cittadini.
Così si configura la vendita di olio di oliva di categoria inferiore spacciato per extravergine.
Dopo la denuncia de "il Test" sono scattate le analisi del laboratorio dell’Agenzie delle dogane e dei monopoli, che hanno confermato come l'olio venduto come extravergine da 7 note case produttrici fosse in realtà olio di qualità inferiore.
Aziende che si vantano della qualità del proprio prodotto con pubblicità altisonanti.
Il danno creato da tale inganno è enorme, non solo per i cittadini che, come è noto, si trovano in condizioni di forte difficoltà, ma anche per l'intero Paese e per l'immagine dei prodotti Made in Italy.
Una vicenda vergognosa, che richiede un intervento immediato delle autorità competenti.
Non è tollerabile scoprire un inganno di questa portata dopo la commercializzazione di chissà quanti milioni di bottiglie di falso extravergine. Prima di tutto chiediamo il ritiro dal commercio dei prodotti interessati, affinché vengano rietichettati correttamente.
"E' indispensabile sanzionare adeguatamente i responsabili di questa truffa, meglio se con un tintinnio di manette, affinché casi simili non si ripetano." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Inoltre chiediamo un intervento dell'Antitrust, dal momento che a nostro avviso si tratta di un caso esemplare di pubblicità ingannevole.
Sollecitiamo, inoltre, il Ministero dell'Agricoltura a disporre un dettagliato piano di controlli con norme e verifiche più stringenti. Controlli che non devono avvenire solo a posteriori, ma soprattutto prima che i prodotti vengano commercializzati e che entrino nelle case delle famiglie.