Manca circa un mese al Natale, ma nell'aria non c'è traccia di questa festa.
I negozi hanno già gli scaffali pieni degli articoli, ma gli acquisti sono estremamente timidi.
Interrogando il nostro campione, dislocato su tutto il territorio nazionale, è emerso un Natale all'insegna della prudenza e della sobrietà.
A dispetto di quanto rilevato dalle primissime stime dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che registravano una lieve crescita dei consumi relativi alle spese per i regali, vi è stata una inversione di tendenza dopo le tragiche vicende di Parigi.
Le stime attuali prevedono una situazione pressoché immutata rispetto allo scorso anno: le spese esclusivamente per i regali di Natale scenderanno del -1,6% rispetto allo scorso anno (percentuale fortemente condizionata dalla contrazione relativa al settore del turismo).
La spesa che ogni famiglia metterà in campo quest'anno sarà di circa 123,68 Euro, pari ad un giro di affari di circa 3,09 miliardi di Euro. Tale cifra registra una netta diminuzione dal 2010: -84,65 Euro a famiglia.
La tendenza rilevata registra una "chiusura su sé stesse" delle famiglie, che staranno più in casa, cercando sicurezza e rifugio tra gli affetti.
Per questo, analizzando i singoli settori di mercato, emerge che il settore alimentare è quello che conosce la crescita maggiore: +3,6%.
Il settore del turismo, invece, è quello che risentirà della crisi peggiore: -14,7%.
Gli altri settori, invece, tendono a galleggiare su percentuali vicine allo zero.
Per una vera ripresa di tali spese sarebbe necessario agire concretamente sulla domanda interna, creando nuova occupazione e, quindi, nuovi redditi. Inoltre, per far sì che il Natale possa essere il simbolo di una ripresa che, ci auguriamo, possa diventare strutturale attraverso interventi mirati, sarebbe opportuno avviare con effetto immediato l'anticipazione dei saldi (che, anzi, come richiediamo da tempo, andrebbero completamente liberalizzati).
Andamento della spesa delle famiglie
per i regali di Natale 2015
Editoria |
0,2% |
Elettronica di consumo |
0,6% |
Abbigliamento e calzature |
-0,3% |
Mobili, arredamento per la casa, elettrodomestici |
-2,9% |
Profumeria e cura della persona |
0,1% |
Giocattoli |
0,4% |
Alimentazione |
3,6% |
Turismo |
-14,7% |