Il Dieselgate, in Italia, riguarda quasi 650 mila automobili.
Volkswagen Group Italia ha comunicato le cifre ufficiali: per l'esattezza, sono 648.458 i veicoli destinati ad essere richiamati «per manutenzione», dopo lo scandalo delle emissioni truccate.
Tali richiami interessano esclusivamente le vetture dotate di motori diesel Euro 5, di tipo EA 189.
Quelli di marca Volkswagen sono 361.432. Poi tocca ad Audi (197.421 veicoli), Seat (35.348), Skoda (38.966) e Volkswagen Veicoli Commerciali (15.291). Tempistiche e modalità della «manutenzione» verranno comunicate ai clienti “tramite posta" da Volkswagen Group Italia: «Tutti i concessionari e i service partner», si legge in una nota diffusa dal gruppo, «saranno in grado di individuare precisamente i veicoli coinvolti nel piano d'azione. Grazie al numero di telaio, sarà possibile escludere quelli che non necessitano dell'intervento».
Negli Stati Uniti invece la Volkswagen ha annunciato che interverrà indennizzando tutti i suoi Clienti danneggiati con la corresponsione di un importo una tantum pari “a 1.000 dollari”, là dove i controlli di settore sull'industria automobilistica funzionano, agli utenti truffati vengono offerti degli indennizzi.
Proprio di fronte a queste differenti impostazioni di tutela dei cittadini/consumatori, Adusbef e Federconsumatori sollecitano una accelerazione della nuova class action in Italia al fine di tutelare correttamente le migliaia di persone truffate e danneggiate.