In Banche e Assicurazioni, Comunicati

   Caro Papa Bergoglio,

a nome di decine di migliaia di famiglie vittime del decreto salva-banche e degli omessi controlli di Consob, Bankitalia, Bce, espropriati dei nostri sudati risparmi costati sudore, privazioni ed intere vite di lavoro per decreto del Governo il 22 novembre 2015, che ha portato al tragico suicidio di Luigino, Le chiediamo udienza per rappresentare le nostre sofferenze dopo che sono stati cancellati, con un colpo di penna, sacrifici di intere generazioni a 130.000 famiglie di Banca Marche, Popolare Etruria, CariChieti, CariFerrara.

    “Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l'intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura”. Nell’Enciclica Laudato Si, sull'egemonia predatoria della finanza ed il dominio delle banche, che non è riuscita a scuotere le coscienze pelose di noti banchieri, politici, governi ed Autorità vigilanti come Bankitalia, Consob, Bce, Lei, Santo Padre aveva già disegnato gli scenari catastrofici  che avrebbero ben presto mietuto vittime innocenti, colpevoli di aver fatto sacrifici per risparmiare.

     “La politica non deve sottomettersi all'economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l'economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana. Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l'intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l'occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell'attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c'è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo. La produzione non è sempre razionale, e spesso è legata a variabili economiche che attribuiscono ai prodotti un valore che non corrisponde al loro valore reale. Questo determina molte volte una sovrapproduzione di alcune merci, con un impatto ambientale non necessario, che al tempo stesso danneggia molte economie regionali. La bolla finanziaria di solito è anche una bolla produttiva. In definitiva, ciò che non si affronta con decisione è il problema dell'economia reale, la quale rende possibile che si diversifichi e si migliori la produzione, che le imprese funzionino adeguatamente, che le piccole e medie imprese si sviluppino e creino occupazione, e così via”.

   Noi, vittime del salvataggio delle banche, per decenni siamo stati rassicurati dalla Banca d’Italia e dall’Abi su un sistema bancario italiano solido ed affidabile, giustificando così il saccheggio preventivo sui costi di gestione dei conti correnti pari a 318 euro l’anno, contro una media UE di 114; lo spread sui tassi più esosi sul credito al consumo ed i mutui prima casa, più onerosi di oltre 100 punti base che ha portato un mutuatario italiano a pagare per ogni mutuo trentennale di 100.000 euro, dai 15.000 ai 25.000 euro di ammortamento finale; la commissione di massimo scoperto scorporata dalla legge antiusura, sanzionata-seppur tardivamente- dalla Corte di Cassazione, gli interessi anatocistici, gli usi, abusi e quotidiani soprusi del sistema bancario.

      Dopo Parmalat, Cirio, i tango bond, Lehman Brothers, Deiulemar e gli altri gravissimi fenomeni del risparmio tradito che hanno bruciato oltre 50 miliardi di euro ad 1 milione di famiglie, Governi ed autorità vigilanti, avevano garantito che non sarebbe stato più consentito di far finire nel portafoglio dei piccoli risparmiatori titoli rischiosi od obbligazioni tossiche, seppur emesse dalle banche per finanziare le loro attività di raccolta, spesso spregiudicata, del pubblico risparmio.

   Lunedi 23 novembre 2015, il brusco risveglio dopo il decreto ‘salvabanche’ varato la domenica pomeriggio, con lo schema anticipato del bail-in, un esproprio criminale del risparmio in vigore dal 1 gennaio 2016, che ha visto azzerare sudore, sacrifici, privazioni di intere generazioni, dopo una vita di lavoro a decine di migliaia di risparmiatori di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e Carichieti, ai quali le banche hanno appioppato in maggioranza obbligazioni subordinate senza le doverose informazioni sulla rischiosità dell’investimento, per circa 800 milioni di euro.

   Le chiediamo di aiutarci, anche per contrastare una informazione ed una propaganda asservita al potere, che vorrebbe far passare per avidi speculatori noi risparmiatori truffati, con l’unica colpa di esserci fidati delle banche e del sito dell’Abi Patti Chiari, che bollinava come affidabili i bond bancari ed i titoli Lehman Brothers (miseramente fallita il 15 settembre 2008), come rischiosi i titoli di Stato ed i Btp a lunga scadenza, obbligati in gran parte ad acquistare azioni delle 4 banche azzerate, come di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, con il ricatto della mancata concessione di prestiti o fidi, ed a sottoscrivere titoli subordinati ad elevatissimo rischio, inadeguati al profilo dettato dalla normativa Mifid.

    Noi vittime del decreto salvabanche, assieme ai presidenti di Adusbef Elio Lannutti e di Federconsumatori Rosario Trefiletti, che stanno sostenendo le nostre battaglie di verità, giustizia e legalità, in un paese divorato da corruzione, evasione fiscale ed illegalità che oltre ad aver bruciato i sacrifici di intere generazioni precedenti, hanno calpestato quei valori indissolubili, che per secoli hanno regolato le società seppellite dal modernismo tecnologico e dalla fretta di arrivare alla catastrofe ambientale, etica e morale, per inseguire il feticcio del facile arricchimento materiale,  Le chiediamo udienza.

   Confidiamo in Lei caro Papa Francesco, per aiutarci a far comprendere a governanti sordi e ciechi  ed a tecnocrati, cleptocrati europei di Troika e Bce che stanno portando il mondo verso la catastrofe, che non può essere il paradigma dell’arbitrato affidato a foglie di fico a restituirci la dignità, ma il risarcimento integrale dei nostri beni espropriati, per riconquistare la fiducia tradita da un sistema bancario avido, per poter continuare a confidare nella funzione di una politica nobile, oggi purtroppo esclusivamente funzionale agli interessi dell’oligarchia e tecnocrazia finanziaria, che corrompe con la creazione di denaro dal nulla dei derivati Otc (over the Counter) pari a 730.000 miliardi di dollari, 12 volte il Pil del mondo, agli algoritmi di Mario Draghi a Francoforte, che non potranno continuare a decidere i destini del mondo calpestando ideali e diritti secolari di uomini e donne nei loro progetti autodistruttivi, dimenticando valori e  sacrosanti principi solidaristici di sussidarietà ed umana carità, edificati sulla  salvaguardia del rispetto e della tolleranza, del risparmio che costa sacrifici e rinunce, del bene comune e dell’interesse generale.

   Grati per quanto potrà fare per noi e per tutte le vittime dell’avidità dei banchieri e della turbo-finanza predatoria, che dopo aver usato il potere del denaro dal nulla per asservire i governi, usurpato la sovranità popolare, distrutto la ricchezza delle nazioni con le speculazioni finanziarie, asservito ed immiserito interi popoli al dominio di Troika-Bce, per cupidigia e benessere di pochi cleptocrati che non rispondono ad alcuno del loro operato, stanno portando alla schiavitù finanziaria intere generazioni, specie giovani senza speranza e senza futuro, nel mondo drogato delle vite a credito.

I più sinceri saluti ed auguri

 

                                                Comitato Vittime Salva-Banche                                                 

                                                Elio Lannutti- Presidente Adusbef

                                                Rosario Trefiletti – Presidente Federconsumatori

 

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