In Banche e Assicurazioni, Comunicati

 Se qualcuno pensi che le mobilitazione e le iniziative di Adusbef e Federconsumatori con i comitati dei risparmiatori avranno un rallentamento, gli diciamo che avrà capito molto male

Noi esigiamo che giustizia sia fatta completamente sia sul versante del risarcimento di quanto defraudato, che non può essere immiserito ad elemosine o beneficenze e dall’altro che siano perseguiti, anche penalmente, tutti quelli che hanno avuto responsabilità di quanto successo a partire dalle Istituzionì che dovevano vigilare sino ai vari amministratori delle quattro Banche, come peraltro dai nostri vari esposti presentati a diverse Procure della Repubblica e che hanno aperto vari filoni di indagine – dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. Ed è per questo che la nostra mobilitazione continuerà, oltre a quelle numerose sul territorio, insieme ai vari comitati e ai risparmiatori che ci hanno dato fiducia ( che sono migliaia e non per via telefonica o per sms ), con il sit-in e presidio davanti Montecitorio, quello del 22 Dicembre a Bankitalia con altre iniziative che si organizzeranno nelle prossime settimane attraverso:

 

la richiesta di incontro a tutti i gruppi Parlamentari

 

un sit-in davanti alla Consob

 

il portare testimonianze personali all’Antitrust dei raggiri e truffe commesse nell’appioppare a ignari risparmiatori titoli tossici

 

una vera e propria manifestazione di massa a Roma prevista in Gennaio probabilmente davanti Palazzo Chigi

 

Quello che ci auguriamo è che il Governo abbia un sussulto di consapevolezza e comprenda le varie e rilevantissime implicazioni,  cioè di essere di fronte ad una questione che travalica, pur essendo il punto fondamentale a cui dare soddisfazione i 130 mila risparmiatori coinvolti, ma che tale questione determina sia un depauperamento delle economie dei territori colpiti dall’azzeramento delle risorse dei risparmiatori ivi residenti, che quello di immettere nei cittadini tutti, a qualsiasi banca facciano riferimento, forti elementi di sfiducia nel sistema della raccolta che in quello fondamentale del risparmio. Ecco perché riteniamo che sia urgente trovare soluzioni in tempi rapidi a queste questioni congiunturali, anche per avviare non solo una seria riflessione sulle questioni e tutte le sottovalutazioni emerse a tale proposito ma per avviare una grande riforma del sistema finanziario e bancario come colonna portante di ogni sistema economico e produttivo che si convenga.

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