L’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha comunicato oggi le nuove tariffe luce e gas del 1 trimestre 2016 per il mercato tutelato: -1,2% per l’elettricità, -3,3% per il gas. Finalmente una buona notizia, le tariffe tornano a scendere. Un passo nella giusta direzione. Dopo una lunga attesa il calo significativo dei prezzi dei prodotti energetici tradizionali, petrolio e gas, è arrivato all’incasso anche per i servizi energetici quali luce e gas. Un segnale positivo per gli utenti finali del nostro Paese che nel 2016 sperimenteranno l’attuazione, anche se graduale, della riforma tariffaria appena varata e che corrono il rischio di vedere traslato in tariffa il costo di acquisto da parte di Terna della rete elettrica ex-FF.SS. circa 700 milioni di euro.
Allora tutto bene? No, restano aperte tutte le questioni di fondo che determinano le dinamiche tariffarie: oneri di rete e oneri di sistema.
Infatti, ad esempio nel settore del gas i “servizi di vendita” che comprendono la cosiddetta Commodity-gas incidono in tariffa solo per il 42,9%, mentre tutto il resto è determinato dai servizi di rete e dalle imposte.
Da ciò si evince che per contenere e stabilizzare il costo del servizio gas che serve per la cottura ed il riscaldamento, e che incide significativamente sulla spesa energetica delle famiglie italiane, specie al nord ed in inverno, bisogna lavorare su due fronti: da un lato più mercato e più competizione sulla Commodity gas e sui servizi di vendita, ci sono ancora dei margini. Dall’altro occorre contenere i costi dei servizi di rete e delle imposte, queste ultime veramente troppo pesanti.
Al fine di alleggerire la spesa energetica delle famiglie più vulnerabili, che di frequente sono costrette in inverno a rinunciare al riscaldamento della casa, Federconsumatori chiede al governo e all’Aeegsi, da subito, prima che arrivi il freddo:
-di abbattere l’aliquota Iva-gas al 10%;
-di innalzare il valore economico del bonus elettricità e gas fino a coprire il 50% della spesa energetica comprensiva delle imposte;
-di ampliare il perimetro degli aventi diritto al bonus elettricità e gas in modo da raggiungere i 3,5 milioni di famiglie in stato di povertà assoluta ed energetica;
– di semplificare le complicate procedure che scoraggiano gli utenti, rafforzando nel contempo il ruolo dei Caf.