Ancora una volta l'Italia risulta in ritardo, gravemente inadempiente e di conseguenza viene condannata ad ottemperare all'obbligo di risarcire i danni ai cittadini infettati a seguito di trasfusioni, come già previsto da più sentenze della nostra Cassazione.
Il nostro Paese subisce oggi anche la beffa di una ulteriore e altrettanto autorevole condanna: non solo, per i gravi ritardi nel definire le necessarie condizioni di sicurezza da assicurare ai pazienti bisognosi di trasfusioni, ma anche, negli ultimi anni, per i continui rinvii dei dovuti risarcimenti.
Ritardi che le associazioni dei pazienti sospettano finalizzati a fiaccare la volontà di ottenere il giusto risarcimento.
A fronte della delicata questione del sangue infetto, che ha causato gravi danni alle centinaia di pazienti contagiati, Federconsumatori ritiene doveroso sostenere i diritti di pazienti innocenti, che per curarsi subiscono il danno di contrarre nuove e gravi patologie.