Costretti a rinunciare alla salute a fronte di spese proibitive. È questa la realtà in cui vivono molti cittadini.
Continua a crescere, infatti, il disagio dei pazienti causato dai tagli alle risorse per la sanità pubblica. Aumenta il tasso di rinuncia a cure e prevenzione da parte dei cittadini.
I dati confermano l'allarme più volte segnalato da Federconsumatori, che denuncia come una parte crescente della nostra popolazione non sia più in grado di sostenere le spese per la salute.
Liste di attesa sempre più lunghe, ticket e super ticket sempre più cari scoraggiano i cittadini del nostro Paese a provvedere alla propria salute: circa 15 cittadini su cento rinunciano a curarsi secondo l'Ufficio Parlamentare di bilancio.
Solo chi può sostenere i costi continua a curarsi, rifugiandosi nella sanità privata.
La politica dei tagli al Servizio Sanitario Nazionale genera sfiducia, che diventa indignazione e, con il passare degli anni, rassegnazione e rinuncia.
Federconsumatori chiede al Governo di agire con urgenza per tutelare il diritto alla salute dei cittadini. In tal senso è necessario investire le risorse necessarie nel Servizio Sanitario Nazionale e porre fine alla disastrosa politica dei tagli e al conseguente aumento delle cosiddette compartecipazioni, che ha reso "conveniente" optare per i servizi della sanità privata.