Adusbef e Federconsumatori, che anche ieri erano a fianco delle vittime del salva banche a Roma nel presidio di Piazza Santi Apostoli, alternando da oltre due mesi le piazze, i presidi ed i sit-in, con gli incontri con tutti i gruppi politici, per trovare eque soluzioni, eccetto le elemosine arbitrali o gli offensivi aiuti umanitari a tutela di 130.000 famiglie espropriate da Bankitalia e dallo Stato, sono molto preoccupate per la sciatteria, negligenza e mancanza di visione della Banca d’Italia, del Governo e dell’Abi sul bene risparmio, un pilastro sacro in un Paese di formichine tutelato dall’art.47 della Costituzione.
E’ davvero incredibile, fantozziana e perfino offensiva per le istituzioni Ue, la richiesta del Governatore di Bankitalia Visco all’Europa su una revisione del bail-in, prima richiesto con il ‘modello Cipro’, approvato in Europa tra gli applausi dei politici (eccetto alcuni partiti che l’osteggiavano votando contro) e degli oligarchi, come Carmelo Barbagallo, che non è l’ultimo passante, ma il capo della Vigilanza. “Il bail in, affermava Carmelo Barbagallo il 18 marzo 2015 – in attesa che la norma fosse recepita nell’ordinamento italiano – il capo della Vigilanza di una Banca d’Italia, che sfidando il senso del ridicolo, si fanno le domande e si danno le risposte sull’esproprio criminale del risparmio e sulle crisi delle 4 banche in risoluzione, rappresenta ‘lo strumento più innovativo di una procedura di risoluzione’ delle crisi degli istituti di credito”.
Non contento della risposta negativa dell’Ue, che denota una gravissima perdita di credibilità istituzionale, oggi è tornato alla carica il Presidente dell’Abi Patuelli: "Perchè rifiutare un approfondimento? La direttiva europea sul bail-in non è immodificabile", "il dibattito è vivo anche all'interno dell'autorità europea: l'impulso a cambiare potrebbe arrivare da Francoforte". Sul fatto che il governatore Visco nel suo appello a rivedere le norme sulle risoluzioni bancarie ha fatto riferimento a un varco nella direttiva europea, Patuelli afferma: "È un appello che condivido in pieno. Potrebbe esserci un primo varco normativo già nel 2016 per modificare il bail-in, anche se è più ristretto rispetto a quello che prevede la possibilità di una revisione generale entro giungo 2018…..Lo stop di Bruxelles – aggiunge – è del tutto fuori luogo, segno di nervosismo: mi chiedo perché rifiutare un approfondimento".
Adusbef e Federconsumatori, che si chiedono dov’erano questi signori dell’Abi e di Bankitalia mentre denunciavamo ripetutamente il pericolo da fine 2012, preoccupate di questo tardivo ravvedimento, arrivato per la dura reazione dei risparmiatori truffati e per la caduta verticale di fiducia verso le banche e Bankitalia, dopo gli incontro con i gruppi politici, chiedono un incontro urgente al presidente del Consiglio ed al ministro dell’Economia, per offrire soluzioni eque ai risparmiatori che passano con i risarcimenti integrali senza distinzione tra obbligazionisti ed azionisti (eccetto speculatori o investitori istituzionali), le cui coperture sono già state individuate nelle plusvalenze dei ricavi delle vecchie banche.
Adusbef e Federconsumatori, nel ricordare ancora una volta che in questa partita non sono in gioco solo 130.000 famiglie espropriate, ma il risparmio ed il futuro di questo Paese, organizzeranno con tutte le vittime del risparmio tradito, compresi i 210.000 azionisti frodati dall’omessa vigilanza di Bankitalia e Consob di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, una grande manifestazione nazionale, per ricordare che il risparmio non può essere sacrificato e calpestato.