Inflazione in lieve rialzo a gennaio: +0,3%.
Un livello che mostra ancora profonde discrepanze con le crescita di alcune tariffe.
Non esiste alcuna giustificazione per il fatto che, a fronte di un incremento del tasso di inflazione negli ultimi 4 anni del +4,7%, nello stesso arco di tempo, si verifichino aumenti del tutto fuori luogo come quello del servizio idrico, del +22%.
O ancora peggio nel settore dei trasporti: solo nell'ultimo anno le tariffe autostradali sono aumentate dal 3,45% al 6,5%, mentre l'inflazione registra il +0,1% nel 2015.
Appare evidente che qualcosa non torna.
Per questo chiediamo con urgenza, al Governo, di porre fine a questi intollerabili meccanismi speculativi.
Bisogna monitorarli, contrastarli e combatterli con ogni mezzo.
"Politiche tariffarie di questo genere creano seri danni al Paese e all'intera economia: frenano infatti ulteriormente una domanda interna già in profonda crisi." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per avviare una seria ripresa è indispensabile contrastare tali pratiche da un lato e, dall'altro, agire concretamente per una ripresa della domanda interna.
Il primo passo in questa direzione, lo ripetiamo da tempo, è avviare una redistribuzione dei redditi attraverso l'incremento dell'occupazione, reso possibile da un serio Piano Straordinario per il Lavoro che preveda investimenti per:
– lo sviluppo tecnologico e la ricerca;
– la realizzazione di opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali;
– la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti;
– l'avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese.