La Federconsumatori raramente entra nel merito delle risoluzioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e degli esposti che le vengono sottoposti.
In merito, però, al nostro esposto del 9 luglio 2015 vorremmo ancora esprimere le nostre perplessità.
Tale esposto, infatti, chiedeva di affrontare il problema dell’obbligatorietà delle prenotazioni da parte degli abbonati della A.V., del limite del numero delle stesse prenotazioni giornaliere e dell'aumento dei prezzi dei biglietti, effettuato contemporaneamente sia da Italo, sia da Trenitalia, unici “titolari” del servizio A.V. sulla rete ferroviaria Italiana. Appare quanto meno curioso il verificarsi di un aumento congiunto per tutti e due gli operatori, in contemporanea, per la sola tratta Torino/Milano. Operazione che a nostro avviso dimostra la totale assenza di concorrenza.
A tale questione si aggiunge il modo poco gradevole con il quale siamo venuti a conoscenza della decisione dell’Autorità, ovvero attraverso le pagine di un quotidiano torinese, settimane prima che la comunicazione fosse inviata ufficialmente alla nostra Associazione e quindi resa pubblica e credibile. Episodio che solleva numerose domande rispetto a eventuali "fughe di notizie" relative a pronunciamenti che, sino a prova contraria, proprio nel rispetto del ruolo dell’Autorità Garante, dovrebbero rimanere riservate.
Nel constatare, con rammarico, che le notizie corrispondevano al 100% alla comunicazione che noi abbiamo ricevuto successivamente, ci permettiamo di asserire che non siamo assolutamente d'accordo sia sulla decisione favorevole all’obbligatorietà della prenotazione per gli abbonati alla A.V., sia sulla limitazione delle prenotazioni giornaliere. Il nostro disaccordo, però, si concentra, in particolare, sull’affermazione che “la natura di mercato” dei servizi di A.V. permetta a ciascuna impresa ferroviaria di effettuare scelte commerciali in funzione della redditività stessa in un percorso di corretto confronto concorrenziale! Quale corretta concorrenza, però, ci può essere tra due soggetti che svolgono da soli lo stesso servizio? Sono nostre considerazioni che, chiaramente, non hanno il valore della risposta dell’Autorità, ma che, comunque, esprimono e continueranno a esprimere un malessere che molti utenti/consumatori della A.V. ci avevano chiesto di rendere noto e per il quale sollecitavano l'autorevole giudizio dell'Autorità.
Per non lasciare insoddisfatte le legittime richieste dei passeggeri, ci riserviamo ulteriori iniziative di carattere legale.