Lievi segnali positivi sul fronte della disoccupazione. Il dato relativo al marzo è il più basso dal 2012, anche per quanto riguarda la disoccupazione giovanile.
"Un dato senz'altro positivo, ma che non deve far perdere di vista la realtà. – Dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. – Di fronte ad un tasso di disoccupazione all'11,4%, in calo di appena lo 0,3% rispetto al mese precedente, non c'è molto di cui rallegrarsi."
Si tratta di un tasso ancora troppo elevato.
Ancor più allarmante il dato relativo alla disoccupazione giovanile al 36,7%.
Non bisogna mai dimenticare, infatti, che questi tassi al Sud assumono dimensioni estremamente preoccupanti: la disoccupazione giovanile arriva a sfiorare il 62%.
Per questo è necessario che il Governo sfrutti questo lieve segnale incoraggiante per incrementare la crescita occupazionale, avviando un vero e proprio Piano Nazionale per il Lavoro che rimetta in moto la crescita del Paese.
Un piano che preveda, in assenza di investimenti privati, lo stanziamento di risorse pubbliche destinate a:
– lo sviluppo tecnologico e la ricerca;
– la realizzazione di opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali;
– la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti;
– l'avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese.
Far ripartire il mercato del lavoro e operare una redistribuzione dei redditi sono i primi passi, fondamentali, per far s' che per l'economia italiana si apra una nuova fase di sviluppo.