A Casamassima, comune di circa 20.000 abitanti in provincia di Bari, i cittadini affrontano il sesto giorno di emergenza. Da venerdì scorso l'acqua non è più potabile.
Non può essere utilizzata per lavarsi i denti né per cucinare e nemmeno per lavare le verdure.
Un divieto che durerà almeno fino al fine settimana, a causa della rottura di una condotta dell'Acquedotto pugliese, nella quale si è riversato del terriccio.
Tutto ciò causa nell'acqua infiltrazioni di microrganismi patogeni (escherichiacoli, pseudomonas aeruginosa, clostridium perfringens, ecc.) che possono causare infezioni, febbre e disturbi gastrointestinali per i cittadini.
Una situazione intollerabile.
Il sindaco lamenta "l'assenza di informazioni chiare", riferendo che inizialmente gli era stato chiesto di allertare solo i residenti di due strade.
Una situazione insostenibile per i cittadini di Casamassima, in fila per rifornire le proprie case di acqua potabile.
"Una attenta e costante manutenzione avrebbe potuto evitare quanto accaduto. Così come un sistema di allerta davvero efficiente e tempestivo avrebbe potuto scongiurare i ricoveri e la malattia di molti cittadini, a letto alle prese con le conseguenze dell'acqua non a norma." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Federconsumatori e Adusbef sono a disposizione dei cittadini per la segnalazione di qualsiasi abuso o disservizio, inoltre si stanno attivando con le Autorità competenti perché avvengano le opportune verifiche sulle responsabilità di tale vicenda, affinché si adotti ogni provvedimento utile ad evitare che si possa ripetere in futuro.
Verificheremo che si mettano in atto tutti gli sforzi possibili affinché la situazione rientri nella normalità il prima possibile.