Frantumare la società civile non è una buona politica.
La consultazione sulle prospettive del servizio pubblico radiotelevisivo, promossa meritoriamente dal Governo, rischia di affogare in un caos di opzioni individuali se non si disegna una mappa dei nodi da sciogliere insieme. Risulta fondamentale, in questo, il confronto con le organizzazioni della società, fra queste assumono un ruolo centrale quelle che tutelano gli interessi dei consumatori e utenti, che sempre più danno corpo ai propri diritti di cittadinanza mediante la condivisione di strumenti di comunicazione e di valutazione dei poteri e dei servizi.
Chiediamo, in tal senso, un incontro al Sottosegretario Antonello Giacomelli per aprire un tavolo sull'intera materia della comunicazione di cittadinanza, di cui la Rai rappresenta una tappa importante, ma non esaustiva. Altrettanto rilevanti e connessi fra loro sono i temi delle strategie pubbliche per la connettività e le forme di autonomia e sovranità nei linguaggi e pensieri dei cittadini, compromesse da una subalternità ai grandi monopoli dell'algoritmo.
Su questi temi la Federconsumatori assicura il suo impegno e la sua mobilitazione permanente.