In Italia i cittadini si ammalano mangiando verdura cruda e carne, sono contagiati entrando in un ospedale o in una struttura sanitaria anche solo per un controllo.
L'Italia, come tutti i paesi mediterranei, ha abusato nell'uso di antibiotici. Oggi, di conseguenza, nel nostro paese si rischia di morire più a causa di superbatteri resistenti che di tumore.
A fronte della nuova emergenza nazionale che riguarda l'antibiotico-resistenza, l'attività di prevenzione predisposta dal Ministero si è limitata a isolare i pazienti infetti, a dare indicazioni su necessità di lavare le mani per evitare i contagi, e infine ad indicare come usare gli antibiotici. Attività utile, ma sicuramente ancora insufficiente.
Bisognerebbe fare tesoro delle indicazioni che vengono da altri paesi più efficienti: riducendo gli abusi negli allevamenti e nelle colture, separando gli antibiotici per uso umano da quelli per uso veterinario, tenendo sotto controllo e limitando l'uso e l'abuso di antibiotici in particolare in pediatria, sollecitando la ricerca su nuovi antibiotici e sviluppando nuovi test diagnostici.
In tale ottica, oltre a definire dei seri piani di intervento e di controllo che agiscano sul fronte della produzione è fondamentale anche fornire utili indicazioni ai cittadini, attraverso campagne mirate, anche nelle scuole.
Ecco alcuni delle principali precauzioni che consigliamo ai cittadini:
– usare gli antibiotici solo se necessari e nei dosaggi indicati dal medico.
– per quanto riguarda la carne è bene confermare che la cottura distrugge i batteri ma le mani sporche trasmettono il contagio: lavare le mani quando si tocca la carne e le stoviglie utilizzate per la cottura.
– lo stesso vale per le verdure, pulire bene mani e stoviglie, oltre a lavare accuratamente le verdure e gli ortaggi da portare in tavola.