La situazione dell'occupazione nel nostro Paese desta ancora grave preoccupazione.
Il tasso di disoccupazione è fermo all'11,6%, con 3 milioni e 87 mila disoccupati, di cui 1 milione e 759 mila è in tale condizione da almeno un anno.
Questo mostra, senza mezzi termini, come la vera emergenza per il Paese sia l'occupazione.
"Rilanciare il mercato del lavoro e, con esso, prospettive, redditi, speranze e capacità di acquisto è un presupposto fondamentale per la crescita." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Una crescita che ancora non si intravede all'orizzonte, come conferma anche Sangalli, definendo questa "ripresa" senza mordente, slancio, intensità. Un andamento piatto, che non lascia spazio all'ottimismo.
È ora che il Governo si concentri seriamente su questo problema e si decida ad affrontarlo avviando un vero e proprio Piano Nazionale per il Lavoro.
Su di esso, in assenza di investimenti privati, devono essere convogliate tutte le risorse pubbliche, ricorrendo se necessario anche alla vendita di parte delle riserve auree, al fine di realizzare:
– un piano per lo sviluppo tecnologico e la ricerca;
– opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali;
– la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti;
– l'avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese.
Far ripartire il mercato del lavoro e operare una redistribuzione dei redditi sono i primi passi, fondamentali, per far sì che per l'economia italiana si apra una nuova fase di sviluppo.
Non ci stancheremo mai di ripetere che dare un'occupazione ai giovani senza lavoro significa dare ossigeno alle famiglie e dare nuovo impulso alla domanda interna. Queste ultime, attualmente, rappresentano il vero sistema di welfare, con una spesa di circa 400-500 Euro al mese per mantenere figli e nipoti disoccupati. Cambiare questa situazione significa gettare i presupposti per una vera e duratura ripresa del nostro sistema economico.