Continuano le segnalazioni rispetto al mercato dell’auto, che evidenziano diversi metodi di vendita a danno degli utenti.
In particolare si evidenziano due fenomeni molto gravi, ovvero la maggior parte delle concessionarie sul territorio nazionale propongono la vendita delle auto attraverso il proprio sito web, il quale è completamente sprovvisto dei requisiti essenziali previsti dal Codice del Consumo D.L.vo 21/2014, nella fattispecie “vengono omesse le informazioni pre-contrattuali previste per legge, sia in materia di garanzia legale del venditore sia per gli acquisti al di fuori dei locali commerciali o vendite a distanza."
I venditori non mancano di pubblicare nel proprio sito web trasparenza e professionalità, che tuttavia sembrerebbero ridursi a poche righe di testo, senza fare minimamente riferimento alle normative ufficiali e di riferimento e inducendo i Consumatori ad un acquisto poco trasparente, di fatto applicando pratiche commerciali scorrette e omissioni di informazioni pre-contrattuali.
Si rileva infatti che i venditori di auto inducono i consumatori a credere che in caso di guasti che si manifestano durante il periodo della garanzia legale di conformità, i clienti siano tenuti a partecipare economicamente alla spesa di ripristino.
In alcuni casi viene addirittura fatto intendere che la concessionaria è certificata da alcune Associazioni di consumatori.
Per ciò che concerne le vendite a distanza o fuori dai locali commerciali, si evidenziano i seguenti fatti:
1. Un utente dopo aver visionato il veicolo tramite il sito internet del venditore (senza recarsi nell’autosalone), o che vede il veicolo presso la concessionaria, senza aver siglato nessun accordo, dopo aver condotto le trattative via e-mail o al telefono, su invito del venditore predispone un bonifico, di fatto vi è un omissione di informazioni pre-contrattuali previste per legge.
2. In modo più aggressivo propongono anche sistemi di “prenotazione on-line”, senza specificare all’interno dei loro siti internet le fasi pre-contrattuali, nello specifico la differenza tra garanzia legale e la presenza di un’eventuale garanzia convenzionale o del produttore, omettendo inoltre l’esistenza del diritto di recesso.
Ma le pratiche scorrette non finiscono qui. Molti venditori, anche se operano autonomamente sotto l’aspetto della contrattualistica e della gestione delle garanzie o altri servizi simili, fanno intendere agli utenti che la garanzia di conformità si limita a un numero circoscritto di componenti e che, in caso di guasto, il cliente dovrà partecipare alla spesa.
Abbiamo avviato, di concerto con la Consulta Giuridica della Federconsumatori, un percorso di analisi di quanto denunciatoci per produrre un puntuale esposto all’Autorità competente. Manderemo anche al CNCU una richiesta di verifica delle procedure sia pubblicitarie che di sostegno alle vendite applicate nel settore auto, cogliendo l’occasione per ribadire a tutti noi che le Associazioni dei Consumatori non possono attuare analisi di mercato o percorsi di sostegno pagati da parte di chi produce e vende prodotti!
Sollecitiamo i Venditori che si riconoscono e credono in una vendita professionale e nella concorrenza leale, sia dell’usato che del nuovo, a fornire le informazioni sui percorsi di vendita scorretti applicati nel settore auto, al fine di predisporre un esposto che tuteli il consumatore e il rivenditore.