I giornalisti Rai scioperano togliendo le firme dai servizi come segno di protesta nei confronti della annunciata riduzione degli spazi informativi e della ulteriore onerosa chiamata di giornalisti esterni.
Il Consiglio di Amministrazione approva i nuovi palinsesti ed annuncia nuovi arrivi, ritorni ed epurazioni.
Ci chiediamo, in questo scontro continuo, chi pensa a tutelare i telespettatori-cittadini? Chi pensa alla qualità del servizio pubblico? Chi pensa alla possibile omologazione dell’informazione sulle reti pubbliche, che sicuramente non gioverebbe alla nostra democrazia?
In questo momento delicato, in cui si stanno affrontando le nuove regole per il pagamento del Canone, che non saranno indolori sui conti delle famiglie italiane, ci preoccupiamo che la Rai torni ad essere solo terreno di conquista.
Ancora una volta sentiamo la necessità di un confronto tra tutti i soggetti coinvolti, ma soprattutto con chi rappresenta i fruitori del Servizio Pubblico, ovvero i telespettatori.
È prioritario ed urgente riportare in primo piano le esigenze dei cittadini, che hanno diritto ad un'informazione attenta e puntuale e a contenuti di qualità. In quest'ottica ribadiamo la nostra decisa contrarietà alla soppressione di rubriche e spazi informativi che da sempre svolgono un eccellente ruolo nell'informare e sensibilizzare i cittadini anche relativamente a tematiche spesso "trascurate".