In Banche e Assicurazioni, Comunicati

 All'assemblea di Veneto Banca di ieri, 08.08.16, si è registrata l'ennesima sconfitta da parte della Veneto Banca. Minima è stata la partecipazione da parte dei vecchi soci che ormai non credono più nell'istituto che ha fatto andare in fumo, a causa di una malagestio posta in essere dei suoi amministratori e di una carenza di vigilanza sia interna che esterna, i loro sudati risparmi. Grande è stata l'enfasi del nuovo proprietario, il Fondo Atlante, nel sottolineare la netta cesura con il passato…

Sono state spese molte parole per annunciare nuove strategie commerciali, nuove linee di gestione, l'azione di responsabilità e misure a ristoro dei vecchi soci. Ma quali??? Penati, Presidente del Fondo Atlante, fa sapere che verrà riconosciuto ai vecchi soci il diritto di poter acquistare le azioni a 0,10 €, prezzo pagato da Atlante con l'aumento di capitale.

Si sprecano spiegazioni su come tale possibilità si potrà tradurre in un guadagno per i soci stante il fatto che il seppur minimo incremento di valore di tali azioni potrà portare solo benefici al risparmiatore che ha già subito la perdita del suo patrimonio. A guardare bene tale misura non può che tradursi nell'ennesima scommessa che si richiede di fare a ignari risparmiatori che hanno già perso tanti, o in molti casi tutti, i risparmi che avevano! La scommessa sul futuro della banca risulta troppo aleatoria per essere sostenuta da chi non ha più nemmeno le lacrime per piangere! 
Aggiunge poi Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, che i tavoli di conciliazione sarebbero partiti già dal 20 giugno 2016  e che il CDA definirà la road map anche con le associazioni locali. Ciò lascia intendere che le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative sarebbero state partecipi dell'avvio di tavoli di conciliazione già dal 20 giugno.

 

 Nulla di più falso!! Dopo un primo incontro avvenuto a Roma il 6 giugno nello studio del legale che assiste Veneto Banca con Federconsumatori e altre 4 associazioni dei consumatori e dove è stato solo detto che Veneto Banca valutava seriamente la possibilità di addivenire alla stesura, con le associazioni dei consumatori di un protocollo di conciliazione per ristorare i soci, non è più seguito, nonostante i nostri solleciti, alcun fatto concreto da parte di Veneto Banca.

I protocolli di conciliazione non possono che essere conclusi tra le associazioni dei consumatori e la banca e ciò non sta avvenendo. Questo annuncio di Carrus, che ha tutti i crismi di uno spot commerciale, ennesimo tentativo di cercare consenso e credibilità tra i vecchi soci, non fa altro che accrescere la nostra delusione e la rabbia di tutti coloro che hanno perso i loro risparmi fidandosi di quanto veniva loro assicurato dall'istituto! Veneto Banca dovrà dare perciò segni concreti di redenzione lasciando da parte spot commerciali e restituendo alle persone i soldi sottratti. L'auspicio è inoltre che il Fondo Atlante comprenda come non sia possibile fare una cesura netta con il passato poichè il nuovo proprietario della banca ha un debito nei confronti dei vecchi soci e che va ripagato.

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