Il nostro Paese, per l'ennesima volta, sta affrontando circostanze drammatiche in seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia. Ora ovviamente è il momento dell’assistenza, che deve essere portata ai cittadini coinvolti con la massima efficienza e rapidità, come già si sta facendo da giorni.
A tale proposito continuiamo ad assistere a grandi dimostrazioni di generosità da parte dei cittadini e anche a fronte di ciò non sopportiamo più l’evidente differenziale tra lo sforzo solidaristico della popolazione e l’incapacità di chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, di dare risposte serie e concrete che evitino fatti drammatici.
“Il terremoto, così come una frana o un’alluvione, non determina, di per sé, la mortalità. I danni, i morti e i feriti sono piuttosto una conseguenza della mancanza di prevenzione” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
E’ pertanto necessario muoversi seguendo tre principali linee di intervento:
1. Oltre naturalmente a proseguire con l’assistenza, partire subito con i processi di ricostruzione, trovando soluzioni, anche temporanee, che non sradichino i cittadini dal territorio;
2. Attuare concretamente e realmente il piano di prevenzione e messa in sicurezza degli edifici in tutto il Paese, a partire ovviamente dai siti più a rischio;
3. Verificare e controllare la corretta realizzazione dei lavori e degli interventi sul territorio, senza lasciare il benché minimo spazio a intollerabili pratiche illecite.
Diamo per scontato inoltre che debbano essere bloccati tutti i pagamenti di qualsiasi tipo (tasse, bollette ecc.)