L'Istat rileva a settembre un calo delle vendite al dettaglio del -0,6% sul mese e del -1,4% sull'anno.
Un dato allarmante che peggiora ulteriormente la grave tendenza al ribasso della domanda interna registrata dal 2012 ad oggi, con una contrazione pari al -10,8%, che equivale ad una minore spesa da parte delle famiglie di circa 76,7 miliardi di Euro.
I dati odierni rivelano come la ripresa dei consumi e della spesa delle famiglie sia sempre più lontana.
Un andamento dettato dall'andamento del potere di acquisto che, anche alla luce dell'andamento occupazionale, è rimasto invariato rispetto allo scorso anno.
Come sosteniamo da tempo è evidente che per invertire veramente la situazione attuale e dare una nuova scossa all'intero sistema economico è indispensabile un'azione forte e decisa per risollevare i bilanci familiari e creare nuovi redditi.
Un'azione che passa attraverso l'avvio di un Piano Straordinario per il Lavoro dedicato al rilancio dell'occupazione ed all'apertura di una nuova fase di sviluppo per il Paese.
A tale piano devono essere destinati fondi e risorse ricavate dalla lotta all'evasione fiscale, dal contrasto agli abusi ed agli sprechi, nonché se necessario dalla vendita del 10-15% delle riserve auree.
Nel dettaglio il piano dovrebbe prevedere investimenti per mettere in sicurezza degli edifici, per incrementare l'innovazione e la ricerca e per valorizzare l'offerta turistica.
A fianco di tale programma è indispensabile, per rilanciare i bilanci delle famiglie e le prospettive dell'intero sistema economico, debellare una volta per tutte (e no rinviarle di anno in anno) le clausole di salvaguardia, che a regime comporteranno ricadute di +782 Euro annui a famiglia.