La sospensione cautelare operata da Consiglio di Stato della circolare della Banca d'Italia, che contiene le misure attuative per la trasformazione della banche popolari in Spa varata dal governo Renzi nel 2015, l'ennesima prova provata dei ripetuti abusi di potere di un'autorita che spesso si èrivelata inefficace nella tutela del risparmio e dei risparmiatori. La lunga catena di scandali, crac e dissesti bancari, che ha azzerato risparmi di una vita ad intere generazioni, resa possibile dalla distratta Bankitalia che ha assistito impassibile allo scempio del risparmio, deve essere perseguito civilmente e penalmente con i doverosi risarcimenti dei danni per omessa vigilanza, resa possibile da consolidata giurisprudenza di Cassazione.
La decisione del Consiglio di Stato infine, che ha anche rinviato a una prossima camera di consiglio la trattazione nel merito della questione, dopo che la Corte costituzionale si sarà pronunciata sulla legittimità della riforma stessa, se confermata dalla Consulta, smonta il disegno del Governo ispirato come al solito da Palazzo Koch, che vuole offrire su un piatto d'argento 500 miliardi di euro di risparmio raccolto dalle popolari sui territori con la trasformazione in S.p.A, ai soliti fondi internazionali speculativi e banche di affari, che potranno fare affari d'oro sul risparmio delle formichine italiane.