E’ necessario fare chiarezza in tempi brevi in merito alle gravissime responsabilità nelle morti per “fendimetrazina”, potente sostanza anoressizzante formalmente vietata ma di fatto ancora utilizzata e venduta sotto forma di preparati galenici.
Chi è responsabile del mancato inserimento della sostanza incriminata nella tabella delle sostanze vietate nei preparati galenici? E perché si è verificata questa grave omissione? Come è stato possibile che all’interno del Ministero il problema sia stato di fatto ignorato? L’opinione pubblica ma soprattutto le famiglie delle persone decedute in seguito all’utilizzo di questi farmaci hanno diritto a risposte certe.
La gravità di una situazione in cui precisi obblighi di controllo sono stati colpevolmente trascurati non può essere sottovalutata e Federconsumatori ribadisce l’assoluta necessità di vigilare sull’utilizzo e la prescrizione di farmaci anoressizzanti. E’ urgente garantire un adeguato livello di vigilanza, perché le nostre cronache non debbano più riportare drammatiche notizie di chi è arrivato a morire per dimagrire.