L'Istat rileva a ottobre una ripresa delle vendite al dettaglio del +1,2% sul mese, ma rimangono in calo del -0,2% sull'anno.
Un dato incoraggiante, che però risulta ancora insufficiente a compensare la grave contrazione della domanda interna registrata dal 2012 ad oggi pari al -10,8%, che equivale ad una minore spesa da parte delle famiglie di circa 76,7 miliardi di Euro.
Un andamento dettato dall'andamento del potere di acquisto e da quello occupazionale.
"Da anni ripetiamo che, se si vuole veramente dare una scossa alla domanda interna, il primo passo da compiere è redistribuire i redditi e creare nuove opportunità di lavoro." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per fare ciò è necessario l'avvio di quel Piano Straordinario per il Lavoro che invochiamo da tempo, indispensabile per dare il via a una nuova fase di sviluppo per il Paese.
È su questo versante che bisogna intervenire con estrema urgenza, dando la massima priorità e destinando ogni risorsa a interventi tesi a creare occupazione.
Interventi mirati, che si devono realizzare destinando investimenti alla ricerca, allo sviluppo tecnologico, alla ricerca, alla modernizzazione, alla realizzazione di infrastrutture, alla messa in sicurezza antisismica, nonché alla valorizzazione dell'offerta turistica.
A fianco di tale programma è indispensabile, per rilanciare i bilanci delle famiglie e le prospettive dell'intero sistema economico, debellare una volta per tutte (e no rinviarle di anno in anno) la minaccia delle clausole di salvaguardia, che a regime comporteranno ricadute di +782 Euro annui a famiglia.