Tema caldo, in questi giorni, è la vertenza di Alitalia. La compagnia si trova in una situazione drammatica: una perdita di gestione intorno ai 600 milioni nel corso del 2016, mentre il gruppo AIR FRANCE-KLM ha chiuso il 2016 con un utile di 795 milioni!
Ci auguriamo che la convocazione da Parte del Governo di ALITALIA, nella giornata odierna, porti ad una mediazione che permetta non solo la cancellazione dello sciopero del 23 febbraio, ma ad una soluzione reale ed attuabile.
Soluzione da trovare nell’ambito del piano industriale che dovrebbe essere presentato a marzo, che veda un percorso di risanamento dei conti della società che non ricada sulle spalle dei lavoratori ALITALIA. Questi ultimi “già hanno pesantemente pagato” per errori di gestione sicuramente non riconducibili al personale.
Questo andamento, che vede ormai anni di tagli e sacrifici, con esborso anche di soldi pubblici, sta producendo una situazione che vede lavoratori e passeggeri coinvolti negativamente in un servizio sempre più scadente e non conforme ad una compagnia che era l’orgoglio italiano.
È giunto il momento di lanciare un piano industriale serio e proiettato verso la crescita, che preveda anche accordi internazionali.
La recente gestione, irresponsabile e poco attenta, non è stata capace, infatti, di cogliere le opportunità e gli sviluppi di un settore in crescita, sia dal punto di vista della qualità che dei profitti. Per questo nessuno dei dirigenti che hanno portato a tale situazione merita generose buonuscite, anzi diffidiamo l’azienda dal concederne.