Con la nuova legge i minori stranieri non accompagnati sono titolari dei diritti in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con i minori di cittadinanza italiana o dell’Unione Europea. La nuova legge dispone:
- Il divieto assoluto di respingimento alla frontiera di ogni minorenne senza cittadinanza italiana o dell’Unione EU, presente sul territorio italiano o sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di adulti legalmente responsabili per il minore in base alle leggi italiane,
- 30 giorni di permanenza nelle strutture di prima accoglienza, per l’identificazione del minore attraverso una procedura uniforme sul territorio italiano,
- La verifica della opportunità del rimpatrio nell’interesse del minore,
- L’istituzione di un sistema informativo Nazionale presso il Ministero del lavoro,
- L’applicazione della legge italiana per l’assistenza e la protezione dei minori in stato di abbandono,
- Il rilascio del permesso di soggiorno sia per minore età che per motivi familiari,
- L’iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale e garanzia piena per l’assistenza,
- Garanzie processuali e procedimentali,
- L’autorizzazione per associazioni ed enti a intervenire nei giudizi e ricorrere per annullare atti illegittimi in sede di giustizia amministrativa.
Un importante passo avanti all’insegna della civiltà e dell’accoglienza, che estende tutele e diritti ad una fascia di popolazione così debole e vulnerabile, come i minori migranti non accompagnati. Questi ultimi sono circa 25.846 e rappresentano il 14,2% dei migranti nel nostro Paese.
È giusto prestare loro la dovuta attenzione, riconoscendo le dovute tutele ed un’accoglienza degna di questo nome. Ci auguriamo che su questa strada il nostro Paese darà seguito un iter normativo improntato al pieno rispetto dei diritti dei migranti, all’accoglienza ed all’integrazione, diventando sempre più un esempio virtuoso in un’Europa che troppo spesso dimentica tali valori.