Non esistono parole adeguate per condannare l’orrore avvenuto ieri nella cittadina di Khan Shaykhun in Siria.
Un vile bombardamento con armi chimiche, che ha colpito molti civili inermi, uccidendo 58 persone, fra cui 11 bambini. L’ennesima strage in un paese devastato.
Un segno di degrado dell’umanità intera, di fronte al quale non si può tacere.
Rivolgiamo il nostro appello a tutti coloro che hanno responsabilità politica ed istituzionale affinché lavorino attivamente per mettere fine alla tragedia che la popolazione siriana, ormai stremata, vive da troppo tempo.
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