Alla luce dei dati relativi alla rinuncia alle cure appare sempre più preoccupante ed inaccettabile la riduzione delle risorse per finanziare la sanità pubblica.
È forte, infatti, il rischio di una riduzione delle prestazioni, nonché della compromissione della loro qualità ed efficacia.
Da anni denunciamo come la politica di tagli stia compromettendo in maniera allarmante la qualità e l’accessibilità di servizi e cure, rendendo sempre più la salute un privilegio riservato a chi è in grado di sostenerne i costi crescenti.
Siamo convinti che lo Stato debba garantire tutela della salute sia a livello individuale che collettivo, attraverso un Servizio Sanitario Nazionale che sia realmente universale.
Per questo insistiamo nel sostenere:
– la necessità di rimettere al centro le esigenze, i bisogni e la domanda di salute della persona;
– l’urgenza di contrastare le rinunce alle cure e l’impoverimento a causa delle spese sanitarie;
– l’esigenza di dare risposte adeguate ai crescenti bisogni e alla non ascoltata domanda di inclusione e salute, con assistenza e cure adeguate;
– l’esigibilità dei nuovi LEA per prevenire e garantire continuità di cure e assistenza.