In una fase estremamente delicata e attraversata da innumerevoli problemi e criticità, è in discussione la nomina di due delle Autorità di garanzia più importanti e rilevanti nel nostro Paese: l’Autorità per l’Energia e la Consob.
La prima si trova ad affrontare una fase quanto mai complessa: l’abolizione a partire da luglio 2019 del mercato tutelato ed il passaggio “obbligato” al mercato libero. L’Autorità si troverà pertanto a fronteggiare un passaggio estremamente rischioso, che già si preannuncia minato da offerte aggressive o poco vantaggiose e possibili pratiche scorrette.
L’altra Autorità per i cui vertici si avvicina il cambio è la Consob. Inutile commentare l’operato di questi anni, che troppo spesso si è distinto per scarsa vigilanza e mancata attenzione, mentre nel sistema bancario e finanziario succedeva di tutto.
In tal senso è necessario agire con rapidità, ma soprattutto con responsabilità, sfuggendo ritardi e “pasticci” come accaduto per la nomina del Governatore della Banca d’Italia e scegliendo personalità di specchiata correttezza, alta professionalità e competenza e soprattutto, nel caso della Consob, assicuri una netta discontinuità rispetto agli orientamenti assunti negli ultimi anni. Si tratta di un presupposto fondamentale, non solo per garantire la correttezza dei mercati e la tutela dei diritti dei cittadini, ma anche per assicurare al Paese una nuova fase di sviluppo quanto mai necessaria ed urgente.