Federconsumatori intende seguire attentamente il processo in corso per accertare la verità sulla dolorosa tragedia ferroviaria di Pioltello, al fine di capire cosa non abbia funzionato negli obblighi manutentivi e di sicurezza del servizio e capire cosa stia succedendo nel nostro Paese in termini di garanzia della sicurezza dei cittadini e così da evitare in futuro altre tragedie.
È da tempo, purtroppo, che si assiste infatti alla progressiva diminuzione dell’attenzione rivolta verso il trasporto pubblico regionale, con cui viaggia la maggioranza dei passeggeri italiani, a favore del trasporto privato su Alta Velocità, dove invece si raggiungono livelli sempre più alti sia di sicurezza che di puntualità, purtroppo destinati ad un servizio privato che serve la parte minore di pendolari e che anzi rifiuta addirittura di garantire nei loro confronti il servizio.
Per anni, infatti, non si è mai data attuazione a quanto previsto dall’articolo 21, comma 4, del Decreto Legge n. 98 del 2011 che prevedeva l’applicazione alle imprese ferroviarie private di un “sovrapprezzo” al canone dovuto per i servizi erogati sulla rete A.V., con il quale andare a co-finanziare la spesa pubblica relativa al trasporto regionale.
Allo stesso modo ci sembrerebbe che anche la recente Deliberazione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti sui canoni di accesso alla rete ferroviaria ha, nei fatti, mantenuto inalterato il canone di accesso all’infrastruttura veloce e aumentato i canoni per il trasporto regionale, mettendo ancora di più in crisi il settore.
La tragedia di Pioltello segue purtroppo di poco l’incidente ferroviario in Puglia accaduto lo scorso luglio 2016, nel quale si sono palesate con estrema evidenza le grandi differenze in termini di standard di sicurezza variamente presenti sulla rete ferroviaria nazionale.
Riteniamo pertanto necessario approfondire la verità, per verificare cosa stia realmente accadendo in termini di sicurezza ferroviaria nel nostro Paese e tutelare i viaggiatori italiani, per evitare che avvengano altre tragedie.
Federconsumatori avvierà un percorso legale per partecipare e seguire lo sviluppo delle indagini e per costituirsi parte civile nel processo.