La giornata di ieri, 26 febbraio, ha segnato un triste capitolo per la credibilità della nostra rete ferroviaria e della su gestione, pesantemente sconfitta da alcuni centimetri di neve.
Quella verificatasi ieri è una situazione a dir poco imbarazzante: è difficile esprimere la rabbia e il disagio vissuto dalle persone che hanno cercato di viaggiare a bordo dei mezzi consueti raggiungere il loro luogo di destinazione. Nessuno avrebbe immaginato che nel 2018 la nostra rete ferroviaria cadesse nel caos e non fosse capace di far fronte alla gestione di eventi climatici che non hanno nulla di straordinario. In inverno il gelo e la neve dovrebbero fare parte della quotidianità e essere affrontati con la dovuta preparazione.
Leggere sui quotidiani le motivazioni portate da RFI per l’inefficienza dimostrata (“erano previste nevicate che avrebbero dovuto terminare prima”) ha dell’assurdo.
Pensiamo che, a seguito della situazione di disagio così accentuata come quella vissuta ieri da parte dei viaggiatori, che hanno subito ritardi inconcepibili, sarebbe doveroso e importante un segnale chiaro da parte di Trenitalia, che portasse all’apertura di una procedura di risarcimento per i disagi subiti, straordinaria perché straordinario è stato il disagio subito.
È opportuno che Trenitalia faccia in modo che le persone colpite da questa situazione siano equamente risarcite, non scaricando su di loto l’onere di cercare moduli da compilare, con differenze risarcitorie tra trasporti regionali, interregionali e Alta Velocità, ma che si trovi assieme alle Associazioni dei Consumatori una soluzione che porti ad un giusto e equo riconoscimento del disagio subito, eventualmente riservandosi di rivalersi sul gestore della rete.