La fiducia dei consumatori a febbraio segna un andamento stabile. In diminuzione, invece, gli indicatori relativi alla situazione economica del Paese ed alle prospettive di crescita occupazionale.
Un trend che non desta sorpresa, viste le condizioni ancora incerte in cui versa il nostro sistema economico, caratterizzato da un tasso di disoccupazione ancora elevato, una domanda interna in fase di stallo e un potere di acquisto fermo.
Il Paese è attraversato da un clima di preoccupazione diffusa che rileviamo nella nostra attività quotidiana, ricevendo continue richieste di aiuto da parte di chi non riesce più a sostenere gli oneri economici derivanti da tariffe elevate e dalla necessità di dover mantenere, spesso, figli e nipoti in cerca di occupazione. Rimangono estremamente diffusi i casi di sovraindebitamento.
“I lievi e altalenanti cenni di ripresa registrati negli ultimi mesi sono ancora troppo instabili per segnare la svolta di cui necessita il Paese. Le famiglie continuano a non percepire veri miglioramenti fino a quando non ci si deciderà ad affrontare la principale priorità del Paese: il lavoro.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.
Come ribadiamo da tempo, la realizzazione di un piano strategico per il rilancio dell’occupazione non è più rinviabile: realizzare investimenti per la crescita e lo sviluppo e ridurre significativamente le tasse sul lavoro dovranno essere i primi punti all’ordine del giorno della nuova agenda di governo.
Si tratta di interventi fondamentali per dare il là ad una crescita stabile e duratura, che abbia carattere strutturale e non sia affidata a sporadici episodi di ripresa.