Preso atto del profondo silenzio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che è rimasto sordo alle nostre richiesta, abbiamo scritto oggi una lettera al Presidente del Consiglio Gentiloni per chiedere un incontro urgente in vista della definizione dei decreti attuativi dell’emendamento 1.700 alla Legge di Bilancio, istitutivo del Fondo di Ristoro Finanziario.
Riteniamo indispensabile e doveroso, infatti, che le Associazioni che da anni sono impegnate nella tutela dei risparmiatori, a partire dalla Federconsumatori, siano coinvolte attivamente nel processo di definizione dei decreti attuativi, al fine di garantire un agile accesso al fondo da parte dei risparmiatori.
Nel dettaglio, come già richiesto ripetutamente al MEF, siamo convinti sia necessario che i decreti attuativi dell’emendamento sopra citato possano interpretare le norme allargando il diritto di accesso al Fondo a tutti i risparmiatori che siano stati indotti ad acquistare titoli finanziari dalle banche in violazione della direttiva MIFID e dei regolamenti CONSOB, prevedendo una interpretazione estensiva della formulazione “altro titolo equivalente”, che comprenda chi ha proceduto all’insinuazione al passivo. L’attuale interpretazione, infatti, appare estremamente limitativa e potrebbe produrre gravi discriminazioni tra chi dispone delle risorse da investire in un contenzioso ed i soggetti meno abbienti.
Per far sì che i risparmiatori, già fortemente danneggiati, trovino piena tutela nella normativa in via di definizione, abbiamo inoltrato il nostro appello al Presidente del Consiglio affinché sia rivolta maggiore attenzione ai soggetti più vulnerabili.