Anche l’Istat ha, finalmente, rilevato e certificato ciò che ribadiamo con forza da tempo. La fantomatica “crescita” di cui tanto si parla da qualche anno è in realtà instabile e fragile, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di chi colloca il nostro Paese fuori dalla crisi economica. L’Istituto di Statistica evidenzia che relativamente al mese di aprile si registra un rallentamento della crescita e che la fiducia di imprese e cittadini tende a peggiorare.
Sono ancora numerose, purtroppo, le famiglie che vivono in condizioni di profondo disagio socioeconomico, a causa di un costo della vita che cresce troppo in fretta rispetto al reddito e che determina pertanto un progressivo impoverimento.
Naturalmente le maggiori problematiche derivano dalla mancanza di lavoro e spesso genitori e nonni si trovano a dover provvedere alle esigenze di figli o nipoti sono in cerca di occupazione. Il Governo che verrà costituito nelle prossime settimane dovrà quindi dare priorità assoluta alla risoluzione delle criticità economiche, alla redistribuzione dei redditi e al rilancio dell’occupazione.
“La mancanza di lavoro e la sua precarietà sono ancora, purtroppo, i principali problemi del Paese e gli interventi per risolverli non possono più essere rimandati. E’ urgente che il prossimo Governo agisca rapidamente, riducendo le tasse sul lavoro e stanziando investimenti per crescita e sviluppo” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
In questo quadro appare particolarmente inquietante la prospettiva di un aumento dell’IVA: qualora non si riescano a sterilizzare le clausole di salvaguardia l’incremento, una volta a regime, determinerebbe aggravi per circa 795 Euro annui a famiglia e produrrebbe effetti disastrosi sull’intero sistema economico.