L’Agcom ha pubblicato la delibera 269/18/Cons, con la quale stabilisce che entro il 31 dicembre di quest’anno le aziende TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni.
Accogliamo positivamente la decisione di Agcom che accoglie molte delle nostre richieste, specialmente in relazione alla necessità di accelerare il processo di restituzione di quanto illegittimamente sottratto agli utenti.
Al posto del rimborso vero e proprio gli utenti otterranno, però, la posticipazione della data di decorrenza della fattura per il numero di giorni pari a quelli “guadagnati” dalle compagnie nel periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data di ripristino della fatturazione mensile.
Tale singolare forma di rimborso potrà essere eventualmente spalmata su più fatture.
Inoltre si prevede la possibilità, da parte degli operatori di “proporre ai singoli interessati soluzioni di compensazione alternative” che, a nostro avviso, creerebbero confusione e risulterebbero difficilmente quantificabili per gli utenti.
Nessun esborso per gli operatori che non hanno comunque rinunciato al margine di guadagno ottenuto con la fatturazione a 28 giorni, aumentando le tariffe.
Gli utenti, alla luce del torto subito, si sarebbero aspettati una misura più significativa, in grado di scoraggiare gli operatori a mettere in campo comportamenti scorretti come quello in questione.
Dall’Agcom speravamo giungesse un segnale più deciso e coraggioso, a maggior ragione dal momento che l’attesa dei rimborsi ha rappresentato una vera e propria limitazione della concorrenza, visto che molti utenti non hanno cambiato operatore proprio per paura di rischiare di non ottenere i rimborsi.
È fondamentale, inoltre, che tale delibera sia operativa anche per coloro che hanno già cambiato operatore, senza dover attendere ulteriormente la pronuncia del TAR.
“In ogni caso verificheremo che, quanto disposto dall’Agcom, venga immediatamente e correttamente recepito dagli operatori coinvolti, che già troppi disagi hanno causato a danno della loro utenza.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.